Giornalismo e letteratura sportiva
LONGHI E FABIANO A CONFRONTO
CON I RAGAZZI DI SCIENZE MOTORIE
L’analisi disincantata di un mondo della comunicazione che ha visto mutare vistosamente, nel tempo, le proprie coordinate
Giornalismo e letteratura sportiva con una duplice attenzione: al linguaggio, in entrambi i casi molto personale, e all’aspetto etico. Lorenzo Longhi e Lorenzo Fabiano si sono confrontati con i ragazzi di Scienze motorie (Università di Verona) mettendo a fuoco lo scenario di un mondo della comunicazione che ha mutato vistosamente, nel tempo, le proprie coordinate. Quasi del tutto ignorata la lettura dei quotidiani, non sono di quelli sportivi, l’acquisizione delle notizie avviene quasi esclusivamente attraverso i canali telematici: di qui un eterno presente che ha cancellato di fatto la possibilità di un confronto con il passato. Ecco dunque la necessità di individuare altre strade, dai blog ai podcast, senza mai perdere di vista la qualità E anche quando parliamo di libri (sia Longhi che Fabiano hanno alle spalle una produzione di rilievo) l’unica strada imprescindibile rimane quella della qualità.
A Scienze Motorie un racconto carico di emozioni
MASSIMO CASTELLANI, UNA VITA
IN PUNTA DI ADRENALINA
Una presenza in cattedra a Scienze motorie che per Massimo Castellani è ormai consuetudine. L’occasione, anche quest’anno, per riannodare il filo di una lunga carriera vissuta in tre differenti momenti: come atleta prima, poi come comandante del Nocs in Polizia e infine come scrittore e sceneggiatore.
Massimo è un inesausto cacciatore di sogni. Li insegue a lungo e non molla la presa finché non li cattura per la coda. Il sogno dell’Olimpiade, per esempio. Tuffatore azzurro, erede designato di Klaus Dibiasi e Giorgio Cagnotto, perde Mosca 80 -lui atleta delle Fiamme Oro- per il boicottaggio che esclude i militari. Perde anche Los Angeles 84 per uno screzio con la Federazione ma non si dà per vinto. Eccolo finalista dal trampolino a Seul 88 ed eccolo ancora in lizza quattro anni più tardi per Barcellona 92. Alla vigilia, però, il classico colpo di teatro, l’addio alle Olimpiadi per inseguire (e catturare) un sogno ancora più grande: vince il concorso per entrare nel NOCS e percorre tutta la trafila fino a diventarne il comandante delle sezioni operative.
Una vita, quella di Massimo Castellani, vissuta sempre in punta di adrenalina. Come se la pratica sportiva, con le sue componenti di tensioni da governare e di energie da far esplodere, fosse risultata propedeutica alle più complicate operazioni del NOCS. Ma non poteva mancare, negli anni della maturità, l’occasione per sperimentarsi in un territorio fino a quel momento inesplorato, quello della letteratura: ecco dunque il libro d’esordio (“In polizia per sport”, Il Rio Editore) e il best seller “Nel nume del padre” (Edizioni Zerotre), una sorta di dialogo socratico che lo ha visto protagonista con il figlio Leonardo, attore del Piccolo Teatro di Milano.
All’Università di Verona
PUGLIARELLO IN CATTEDRA
TRA SCIENZA E SPORT
L’agopuntura che ha favorito l’oro olimpico di Roberto Di Donna e l’attività di medico sportivo con Chievo, Atalanta, Udinese e Napoli-
Una vita piena di avventure e di scelte anche coraggiose, intersecata lungo un percorso a due corsie: scienza e sport. Il dott. Rosario Pugliarello si è raccontato ai ragazzi di Scienze motorie dell’Università di Verona prendendo in esame i momenti più ricchi di emozioni della sua carriera, dal lavoro in profondità che grazie anche all’agopuntura ha proiettato Roberto Di Donna verso l’oro olimpico fino alla ventennale attività come medico sportivo di Chievo, Atalanta, Udinese e Napoli accanto a tecnici di grande prestigio, da Guidolin a Reja, da Spalletti a Del Neri. Senza dimenticare l’attività agonistica nel karate, con un titolo italiano subito collocato in bacheca. Il tutto narrato con dovizie di particolari nel libro “Scienza e Sport con voce solista”, uscito di recente nella collana “La coda del drago” (edizioni Zerotre). L’ultimo (o il penultimo?) impegno di Pugliarello è la presidenza del Panathlon Club Gianni Brera-Università di Verona che gli consente di operare lungo le due corsie preferenziali della sua attività: la cultura (sia scientifica che letteraria) e lo sport.