Quando il tennis diventa arte …
(NOTA: Articolo aggiornato peridiodicamente)
Non esiste un unico modo per giocare a tennis.
Nello sport agonistico tutti – atleti e tifosi – si confrontano però per vincere.
Di conseguenza il fatto che il modo di giocare di un singolo tennista sia più o meno gradevole è un aspetto che può interessare solo ad una parte degli spettatori, mentre al tennista e ai tifosi interessa soltanto vincere.
In questo articolo cercheremo di mettere in rilievo quei tennisti che riescono ad esprimere la propria massima efficienza agonistica con gesti tecnici tanto coordinati e fluidi da poter essere considerati non solo bravissimi sportivi, ma anche meravigliosi artisti.
Partiremo dalla mitica terna che ha dominato il tennis negli ultimi due decenni.
In seguito aggiorneremo e terremo aggiornato l’articolo.
L’arte, pur variando nel tempo, è eterna perchè non perde mai il proprio valore.
Per lo stesso motivo anche l’artista, va considerato non solo all’interno del proprio tempo, ma anche oltre, come punto di riferimento e di confronto.
Federer, Nadal e Djokovic hanno dominato il tennis nei primi vent’anni del terzo millennio.
Tra l’altro Djokovic, che sul campo ha conquistato il diritto di essere considerato il più forte di tutti i tempi, in questo momento (fine febbraio 2024), è ancora n. 1 del mondo, nonostante alcuni giovani (Alcaraz , Sinner, Rune, Shelton) siano sempre più vicini al podio.
Tra Federer, Nadal e Djokovic, che ormai sono arrivati al limite della propria carriera, non c’è alcun dubbio su chi meriti maggiormente di essere considerato un artista.
ROGER FEDERER E’ CONSIDERATO ADDIRITTURA L’ARTISTA N. 1 DEL TENNIS
Le magie di Federer
La scheda di Roger Federer fatta da Adriano Panatta nel 2020
Roger Federer: i suoi migliori colpi del 2016
https://www.youtube.com/watch?v=arf7VwjfLZk
NADAL. Personalmente sono un grande ammiratore di Rafa, che a mio parere è il più grande tennista-guerriero della storia del tennis. Non è solo un combattente, ma anche un ingegnere della racchetta. Ed è uno degli atleti più completi. Quasi invincibile sulla terra rossa. Ma non riesco a considerarlo un artista. D’altra parte non è necessario esserlo per diventare un campione di tennis.
Purtroppo non posso metterlo tra gli artisti del tennis, così come non posso inserire Djokovic, Borg, Wilander o Vilas.
Nadal è un grandissimo campione, un atleta estremamente razionale e un atleta completo (forza, rapidità, resistenza), ma non possiede il tocco di palla e la fantasia dell’artista. E’ capace di mettere la palla dove vuole, ma i suoi gesti tecnici non sono fluidi: d’altra parte non potrebbero esserlo, perchè in ogni colpo spende come minimo il triplo dell’energia rispetto a Federer. Ammiro moltissimo Nadal, anche se i suoi colpi, quasi sempre molto efficaci, non appaiono “belli”. Ma l’arte è l’esaltazione della bellezza.
Per quanto riguarda il serbo, prendiamo Wimbledon 2019 – DJOKOVIC HA BATTUTO FEDERER, ma (a differenza di Roger) non è un artista: analogamente a Nadal è un grandissimo ingegnere del tennis, così come lo è stato Borg. FEDERER è la perfezione stilistica, ma Nole gli é superiore sul piano mentale, soprattutto nel controllo delle emozioni nei momenti cruciali. Proprio per questo motivo il serbo ha vinto tutti e tre i tie-break, mentre lo svizzero non è riuscito a mettere a segno ben due match point consecutivi. GRAZIE AD ENTRAMBI PER LO SPETTACOLO INDIMENTICABILE
Tra gli artisti del passato ricordiamo ad esempio …
Il bimane PANCHO SEGURA:
micidiale il suo diritto a due mani, con mani invertite.
https://www.youtube.com/watch?v=eMkIt2_xucs&index=1…
L’inimitabile FABRICE SANTORO:
a sinistra rovescio a due mani; a destra diritto con una mano, diritto a due mani e rovescio con la mano sinistra.
Il “magico” HENRI LECONTE, da incorniciare soprattutto come artista …
http://www.storiedisport.it/?p=11126
BEPPE MERLO, un genio.
Grande anticipo e rovescio a due mani, con mani invertite.
TENNIS E ARTE: un rapporto che parte da molto lontano …
Il tennis nell’arte
https://www.supertennis.tv/Rubriche/Non-solo-tennis/200110-Cosa-sono-le-balette
LE BALETE
COLLEZIONISMO
LE… BALETTE? ECCO COSA SONO
L’Italia è l’unico paese al mondo a possedere le antenate delle attuali palline da tennis, utilizzate nel 1600. Ve ne sono ben diciotto esemplari, sparse fra Urbino, Mantova e Jesi. Le ultime sono state trovare nel 2006. Alle “balette” è stato dedicato l’ultimo quaderno dell’Associazione Collezionisti Tennis.
di Franco Alciati – Presidente di Associazione Collezionisti Tennis | 08 gennaio 2020
Forse non tutti sanno che il nostro Paese è l’unico al mondo a possedere le mitiche ‘balette’ del XVI secolo. Le balette sono le antenate delle attuali palline da tennis e venivano utilizzate per l’italianissimo gioco della ‘Racchetta’ o ‘Pallacorda’, praticato anche nella vicina Francia con il nome di “Jeu de paume”.
E proprio a proposito delle ‘balette’, lo scorso 28 ottobre presso la Basilica Palatina Santa Barbara di Mantova è stato presentato con il patrocinio del locale Touring Club Italiano il nuovo quaderno della Associazione Collezionisti Tennis il cui titolo è: “Dalle ‘balette’… alle Pirelli. La storia delle palline da tennis italiane”.
Si tratta di palle, indispensabili per il gioco e ben descritte dall’abate Antonio Scaino da Salò nel suo trattato ‘bibbia’ sui Giochi della Palla del 1555, e anche ben raffigurate qualche anno dopo nelle incisioni all’acquaforte dall’artista bolognese Giuseppe Maria Mitelli. Queste ‘balette’ hanno un diametro che varia tra i quattro e i sei centimetri, sono in pelle o cuoio, imbottite di lana ma anche di peli animali e di capelli femminili e cucite con filo dello stesso materiale.
In Italia ne esistono ben diciotto esemplari: tre sono conservati a Urbino, di cui due al Palazzo Ducale e una di proprietà di un collezionista privato; sei a Mantova, tre a Palazzo Te e tre alla Basilica Palatina di Santa Barbara; nove a Jesi, al Palazzo Pianetti, attuale sede della Pinacoteca Civica.
Ecco perché la nuova pubblicazione è stata presentata in una chiesa. Nel 2006 in seguito ai lavori di restauro della Basilica di Mantova sono emerse, murate in una nicchia, le tre ‘balette’ assieme a un nocciolo di pesca, probabilmente anch’esso utilizzato a suo tempo per qualche gioco. Tra l’altro le ‘balette’ di Santa Barbara sono – tra tutte – le meglio conservate e una in particolare presenta persino delle gradevoli decorazioni floreali.